martedì 18 febbraio 2014

Sanremo n° 64 al via

di Vincenzo Pitaro

Il Festival di Sanremo bisogna prenderlo così com’è: né troppo sul serio, né troppo alla leggera, con tutto quello che si porta dietro, anno dopo anno: le inevitabili polemiche iniziali, le grane dell’ultimo minuto, le bizze e i capricci dei soliti «malati di protagonismo». Insomma, a tutto quello che accade «prima» è meglio non prestare orecchio.
Inutile starsi tanto a scervellare, la cronaca del Festival si gioca come sempre su pochi ingredienti fondamentali: i testi (frivoli o impegnati che siano), la musica, le papere in diretta e i...fiori. Anche se, negli anni scorsi, per la verità, la kermesse ha fatto parlare di sé per ben altri motivi: dispute, diatribe, lotte di fazioni o altri eventi che con la canzone avevano ben poco (o nulla) da spartire.
Per la sessantaquattresima volta, dunque, Sanremo libererà nell’aria, da stasera, i suoi motivi: melodie, ritmi, un fiume di note e di parole che - non ci stancheremo mai di ripeterlo -contribuiscono, almeno fino a sabato, a rendere meno pesanti agli italiani i disagi e le angoscie della loro vita quotidiana.
I primi big e i giovani emergenti eseguiranno i loro brani in un clima di generale soddisfazione, riportando il Festival sulla dirittura dei grandi interessi commerciali e popolari. La prima a scendere sul palcoscenico dell'Ariston sarà Arisa. Buon Festival
Vincenzo Pitaro

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